Photo: virginia

04/12/07

ma che freddo fa

Rimane una bottiglia di novello, qualche arancia e un solo spazzolino. Del caffè lasciato nella caffettiera. Accendini e posacenere. Rimane il divano letto da non aprire e il tavolo sgombro. Rimane un sotto piatto piegato. Rimane la piazza di sotto, sempre la stessa con i suoi movimenti, con i suoi colori. Rimane il silenzio che ricorda il rumore. Rimango io, che sorrido da sola cercando un ordine che non so se davvero voglio. Rimane di più, molto di più. Quel di più che ti riempie e che però non riesci a stringere. E quello non si mette in ordine ma si lascia lì dov’è. E allora li rivedo, gigio che fa la schiuma del caffè, biagio la spremuta, io e cinzia in cerca sempre di un tavolo pulito, gaetano in cerca di un lavandino in ordine. Annalisa e paolo ad aspettarci. E sempre, da qualche parte, un bicchiere di vino alla portata di mano con un sottofondo di musica e coperte.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

le tue parole sono la giusta colonna sonora di un weekend non molto lontano ma gia un bel ricordo...PS a proposito delle cose ke ti riempiono ma nn riesci a stringere, adesso provo un senso di vuoto pensando a quanti abbracci mi sono ingiustamente negato

Anonimo ha detto...

no, gli abbracci non bisogna negarseli. ce ne sono così pochi e fanno così bene. di quelli che stringono forte e ti dicono un sacco di cose.

φ∆ǾطӨ ha detto...

"piovono applausi tra i ricordi, scroscia una pioggia strana laggiù.." paolo conte