Photo: virginia

31/12/12

l'anno che verra'

Non faccio classifiche, non le amo, mi mettono in difficoltà. Non voglio neanche fare una lista di desideri. Non ne faccio più da qualche anno. E odio ciò che chiamano buoni propositi. Ma siamo a Dicembre e volente o nolente e' proprio tempo di desideri, c'e' chi scrive lettere, c'e' chi se lo augura a voce.  Io come da tanti anni a questa parte lo scrivo qui. Che ci sia un posto per me, un ridicolissimo e semplicissimo e banalissimo posto nel mondo. Voglio un luogo dove sentirmi a mio agio, sentirmi a casa.Voglio scrollarmi di dosso questa sensazione di essere sempre e ovunque fuori posto. Mi sono un po' persa e non riesco a ritrovarmi, se un posto c'era ora non c'e' più. Dal nuovo anno, ma anche dal nuovo mese, dal nuovo giorno chiedo di ritrovarmi e di trovare un mio posto in questo mondo, di quelli che ti mancano quando vai via, di quelli dove si desidera ritornare, di quelli che ti trasmettono serenità. E che ci sia il mare in questo posto. Che ci sia un cielo blu e un campo verde e dei fiori gialli. Che ci sia un po' d'amore, sempre un sorriso e qualche abbraccio. Attendo speranzosa. 

01/12/12

Fretta di nascere. Gioia di vivere

Sono nata alle 4 di notte. Era il primo giorno di dicembre di un anno turbolento, il '78. Io avevo fretta di nascere e in realta avevo avuto fretta anche di essere concepita, mia madre aveva appena dicianove anni quando mi mise alla luce in una clinica di torre del greco, la clinica che si prendeva cura periodicamente di tutta la mia famiglia per operazioni, controlli e nascite. La sera della mia nascita pero proprio perche mia madre e mia nonna erano di casa in quella clinica, medici e infermieri hanno creduto che la mia fretta di venire al mondo fosse un capriccio di mia madre, della sua giovane eta' e di mia nonna emozionata per la sua prima nipote. Allora io ho fatto senza di loro, stavo per uscire, capricci o no, e quando mia madre ha sentito che io me ne stavo infischiando della notte e del sonno dei medici ha chiesto a mia nonna di controllare e mia nonna nell'alzare lenzuola e camicia di mia madre ha visto la mia testolina. Mia nonna e' stata la prima a vedermi nascere, prima anche di ostetriche pigre e della mia madre spaventata. Sono nata nel 1978, il partigiano Pertini diventava Presidente, Giovanni Paolo II diventava Papa, in Spagna nasceva la democrazia. E' l'anno degli inizi, e' l'anno delle speranze, e' anche l'anno di stragi e attentati alla democrazia e alla liberta: viene rapito e ucciso Moro, viene ucciso Peppino Impastato.
Ma io tutto questo non lo sapevo, io ignara di tutto mi affrettavo a nascere e a vivere e per tutti questi anni quello stesso entusiasmo e quella stessa foga che avevo nell'uscire fuori mi hanno accompagnata nella vita. E ad ogni  compleanno mi fermo e penso, e' vero la vita e' un casino, le situazioni dolorose aumentano man mano che l'eta' avanza, a volte non so dove mettere le mani, eppure sono felice di essere viva e non posso che ringraziare il Signore per tutto cio che ho, per tutte le cose che ho fatto in questi anni, per le persone che ho incontrato, per gli amici veri, per quelli vicini, per quelli lontani, per tutto l'amore che mi e' stato dato da chi non c'e' piu e che ha contribuito a farmi essere cio che sono senza amarezze, e per l'amore che mi viene ancora dato sotto svariate forme. Sono nata in un paese dove non c'e' guerra, sono in grado di sentire, di vedere, di parlare, di camminare. A ogni mio compleanno mi viene un nodo in gola perche mi emoziono pensando alla grandezza della vita che mi e' stata data. E trovo che sia bellissimo.