Photo: virginia

31/05/11

beauty

"Friends" Tibet - Steve McCurry 

29/05/11

non fa una piega

t: vi tu sei buffon e io cavani
v: oookkkei

tore tira in porta e la palla va fuori. io corro a prenderla e faccio l'errore, che buffon non avrebbe fatto, di tirargliela quando ero ancora lontana dalla porta. lui, cavani, la prende e tira subito in porta. goal

v: non vale tore!!!!!
t: perche?
v: perché non ero in porta!
t: si si certo che vale

dopo un po di tiri gli faccio: cambiamo, adesso tu sei buffon e io cavani
t: ok

tiro e faccio goal

t: non vale!!
v: perche non vale????
t: eh, perche devo vincere io!!!!

mio fratello ha un futuro da presidente del consiglio

26/05/11

last night

last night federica and I went to this place where a photographer was going to show some of his projects.
as we stepped into the space I noticed this guy. he was really cute and attractive. I didn't say anything of course, I didn't want to look as a guy hunter! but I have to admit it's not easy to meet goodlooking guys in london who are also interesting and smart, as I supposed this guy was. it was a photography space not a pub so the possibilities of him to be interesting and smart were a lot, according to me.
as the lecture starts he turns to be the photographer! I couldn't believe it. i was already in love. good looking, attractive and photographer. and smart.
I had to say something to my friend: "oh, I was just thinking how handsome this guy is.." she immediatley says: "he is married. he's wearing a wedding ring" I look at the hand but I don't say anything. however, I think, artists often wear rings. it's just a ring.
he starts introducing his project and says: this is Russia where I travelled with my wife, who speaks russian". I smile and turn toward federica who is smiling too but doesn't turn around to avoid bursting into laugh.
it's tragedy turning into comedy. 
second project: "here I was with my son".
ok. universe, please stop teasing me. i hate you.

25/05/11

valigia


Due libri del passato; la canottiera nera dimenticata la volta scorsa; parmigiano e caffe'; un cioccolatino; il sorriso di salvatore; gli occhi semi chiusi di mia nonna; tutto in borsa. ho dimenticato qualche foglia di basilico dei miei e i campi di papaveri.

Lascio la verdissima umbria e arrivo a Londra nel giro di pochissime ore. Cosi poche che mi gira la testa. Cosi poche da farmi notare che la gente a Londra e' triste. Almeno le persone sedute davanti a me nella metro. Sguardo perso nel vuoto. Zero espressione. Blank. 



Questa per me ho deciso che sarà la settimana del rimboccarsi le maniche e cercare di ridare fiducia a questa terra, socialmente parlando. Voglio mettere nello sgabuzzino per un po' stanchezza, pigrizia, malinconia e  i vari tanto-questi-non-ce-la-possono-fare, e anche il mio spazio-virginia. Questa settimana via tutti i pensieri negativi nei confronti di Londra e spazio a nuove energie e nuovi entusiasmi. 
E' inutile nuotare contro corrente, meglio seguirla e trarre piacere dalla nuotata. 

Ho iniziato stasera vedendo Isabella, chiacchiere, risate, un confronto sulle nostre vite. 
Domani un evento di fotografia, una mostra, uno spazio creativo nell'east london. 
Giovedì al concerto dei quintorigo a brick lane con Alessandra. 
Venerdi forse national portrait gallery o forse tate modern.
Sabato festa di Giulia. 

Voglio rilassarmi e non e' detto che io possa farlo solo scappando dalla vita sociale. Sono stufa di essere schiava della mia stanchezza, causata poi dai ritmi di questa città che in fondo, e' palese, io non accetto, e allora diventano drammatici. La mia stanchezza diventa una tragedia. 

Voglio riaprirmi e confrontarmi con persone e situazioni nuove, ne sento il bisogno, e lo faro così come sono ora, in questo momento particolare e delicato della mia vita. Senza pretendere di essere altro. 
  
Tanto lo so che arriveranno di nuovo i momenti di ritiro, i momenti di rifiuto, e la mia casa circondata dal silenzio al nord di londra mi accogliera come sempre.

Tra qualche giorno seminerò papaveri rossi. E il mio giardino tornerà a sorridere.


16/05/11

16 maggio 1934


oggi e' il compleanno della mia nonna bella. non sono riuscita a parlarle perché ormai ha sempre meno forze. le faccio gli auguri così, con una delle sue canzoni preferite. e la sento cantare... lo ha fatto fino a poco tempo fa, con quel po di forza che le rimaneva.

14/05/11

in the mood for

venerdi

Oggi e’ venerdi e come quasi tutti i venerdi, la tensione cala, la stanchezza e’ piu forte, la mente meno concentrata. Questi sono i momenti in cui rimpiango di non avere piu la liberta universitaria. O la liberta di chi non e’ incastrato in orari di ufficio.

L’ho capito prima di svegliarmi stamattina che sarebbe stata una giornata strana. Irrequieta. Ieri sera mi sono scordata di mettere la sveglia, stamattina quando me ne sono resa conto, alle 7.57 ho fatto un salto dal letto. Bagno, viso e denti. Caffe, assolutamente caffe. Apro il rubinetto e l’acqua e’ sparita. Neanche una goccia. Non ti possono negare l’acqua per il caffe, di venerdi. Odio questa citta’.

Ma mi rifaccio. Mi concedo un bel toast con burro e marmellata. Sara una giornata senza energie oggi e devo provvedere.

Vicino al mio ufficio ci sono un sacco di caffetterie. Ne trovo una che ha una vetrina enorme, che fotograferei. Fanno toast. Brown bread. Si si si. Ma qualcosa mi diceva di tener d’occhio il mio toast mentre me lo preparavano. Infatti appena vedo la tipa prendere il barattolo di marmite e avvicinarlo al mio toast la vocina dentro di me mi dice, vedi? Te l’avevo detto. Perche non mi chiedi come voglio il mio toast? Lo hai chiesto a tutti, perche a me no? Ho una faccia da marmite io????

Insomma, giornata strana. 

Pero hanno dato il lavoro ad Alessandra e questo da un senso alle stranezze e all’inquietudine. Un’altra vita che affronta cambiamenti e che fa un passo avanti in questa citta’ avara di sorrisi. E penso a quanto sia bello camminare con qualcuno. Supportarsi. Dire cazzate davanti a un caffe’ e condividere paure, debolezze e sogni. Con Ale e’ cosi. A fase alterne e con densita diverse e’ stato cosi in questi anni.

E intanto il venerdi sta per finire. Mando giu l’ultima goccia del mio te’ bianco alla vaniglia e mi preparo a immergermi nella folla del venerdi sera.


(photo: Jessica Backhaus "Lights" from the series "Once, still and forever")

06/05/11

forse mi perdo

si, c'e' voglia di perdersi. c'e' voglia di andare. l'ho fatto spesso ma non abbastanza, e tutte le volte che l'ho fatto mi sono sentita ricongiunta con la mia essenza. c'e' voglia di incontrare gente posti cose che non abbiano un motivo. c'e' voglia dell'odore del gelsomino e della brezza marina. voglia di fermarsi all'ombra perche fa caldo e di gioire alla vista di una fontana. voglia di sentire cicale e vedere lucciole. voglia di stare mentre si va. togliere il peso e cancellare il senso, delle cose e degli eventi. non avere risposte e non avere esigenza di fare domande. c'e' voglia di altre storie, di un'altra musica, da trovare tutto dietro a un angolo inaspettato.