paul auster sogna una new york indipendente dagli stati uniti. qualcuno afferma che juve e roma sono da scudetto. e "il caso" è che il giornalista della rai ha dichiarato di essere gay. così continuano le mie passeggiate fra i fogli di giornale. milano oggi ha un cielo azzurro e mi chiedo, ma torino, torino, deve scontare qualche pena? immagino un dio fra tuoni e lampi che si scaglia sulla città e sui cittadini "... e grigio sarà il tuo colore, cielo e muri, umore e sentimenti, cuore e cervello... ". e magari un giorno arriverà qualcuno a redimere questa città e di colpo tutto tornerà colorato, il cielo sarà azzurro e i torinesi scopriranno improvvisamente che esiste il mondo e questo mondo non è un ufficio e che esistono gli altri e che a questi altri si può parlare e che si può uscire con loro e si può perfino essere gentili con loro senza essere affettati e a tratti falsi e... e vabbè ritorniamo ala realtà. per chiudere il cerchio vi lascio con parole di augias, ultime di una lunga risposta (non credo sia importante ma il tema è fiumicino): "Dove si nasconde l'arcano di un ostacolo che altrove non esiste? Escluse le tare genetiche, i vizi congeniti, il Q.I. degli addetti, una loro inclinazione al male, che cosa resta? Temo che resti il senso dell'impunità, l'idea che niente succede se fai bene il tuo lavoro perchè nessuno se ne accorge e niente succede se ti vai a fumare una sigaretta invece di svuotare una stiva."
2 commenti:
look on the bright side! (ogni tanto...)
Mi sembra di aver capito che sei una torinese trapiantata a milano per lavoro. Io da poco approdata a Torino per amore e lavoro, e mi ritrovo nelle tue parole quando descrivi i modi affettati delle persone, la diffidenza. Situazione difficile. un saluto
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