piove da giorni, senza sosta o con sosta snervante di un minuto. il mio computer al lavoro si blocca ogni due secondi. e' lento, le pagine non si aprono, le mail non vanno e il mio capo semplicemente si rifiuta di ripararlo. la mia collega lavora con le cuffie, muro che la mia stanchezza e' incapace di abbattere. attendo il rimborso delle spese che ho anticipato per lavoro, che per una serie di menefreghismi di colleghi e capi e' arrivato dopo una settimana, in forma di assegno che non potro incassare prima della prossima settimana. attendo un cenno dall'italia, delle parole che non arrivano e ogni ora che passa domande e tragedie si affollano nella mia testa e mi stringono il respiro, non riesco a trattenere i "lo sapevo". la caviglia slogata quasi due mesi fa continua a farmi male e a non farmi dormire la notte, e il dottore dice che non e' necessario, no, che io veda un ortopedico. il mio coinquilino che in due anni non ne ha mai voluto sapere delle pulizie della casa oggi mi manda un messaggio chiedendo di aiutarlo a pulire dopo lavoro perche domani ha some people over to work and it'd be really nice to work in a sparkling space. posso urlare? o mi fate uscire da qui subito?
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