Photo: virginia

28/02/11

che tempo fa

vi: tore che tempo fa li?
tore: fa freddo, c'e' neve, piove, tutto. e qui? (e li? ndr)
vi: qui? a londra?
tore: si
vi: qui piove
tore: piove solo? freddo no?

tesoro qui piove e fa freddo, fuori dentro ovunque. pero sai, certe mattine ti svegli apri la tenda e il cielo e' azzurro e c'e' il sole e tutto sembra bello così bello che vorresti dirlo a tutti e vorresti andare ovunque. ti ricordi che quando c'e' il sole in qualsiasi momento dell'anno tu dici, andiamo al mare? anche se e' dicembre o febbraio o settembre, se c'e' il sole giustamente tu vuoi andare al mare. e' così anche qui amore mio. quando c'e' il sole io andrei al mare. se tu fossi qui quando c'e' il sole ci guarderemmo e tu mi diresti: andiamo al mare? e io ti direi. si, dai! andiamo al mare. e tu inizieresti a ridere e ad eccitarti come se il mare fosse la cosa più bella del mondo. perché e' la cosa più bella del mondo se ti fa sorridere. certo, mamma, papa e rosaria ci direbbero, ma che dite? siete scemi??? ma a noi che ci frega. noi abbiamo capito, e io l'ho capito attraverso i tuoi entusiasmi che se c'e qualcosa che vuoi la devi desiderare sempre e devi entusiasmarti proprio come se fosse davvero possibile averla. anche se quella cosa e' il mare a dicembre. fra un po e' carnevale e a casa pensano che tu sia troppo grande per mascherarti. come se si possa essere troppo grandi per le cose. chi decide quando si e' troppo grandi? chi decide che si e' troppo? troppo grande, troppo piccolo? assurdo amore mio, e' assurdo. ma non ti preoccupare finche avrò voce io urlerò per te, contro il mondo dei "troppo", contro il mondo dei "siete scemi". mi manca il tuo mondo, mi mancano le tue mille e cinquecento domande. mi manca il tuo essere ruffiano, che quando torno a casa mi dici, "bevo solo l'acqua rocchetta", perché sai che penso che l'acqua gassata faccia male e tu non devi berla. pero la bevi, sempre, e smetti solo quando ci sono io. notte amore mio, e stasera se stavo la ti stritolavo mentre ti mettevi sotto le coperte prendendoti in giro che hai le coperte tutte scombinate per sentirti ridere. 

15/02/11

socchiudi la porta

ho imparato a camminare sotto la pioggia, a farmi piccola fra la gente, a respirare profondamente quando mi urtano senza guardarmi. ho imparato a sorridere con il cielo blu e a pazientare con il cielo grigio. a fare la fila quando non ce ne sarebbe bisogno e a rispondere che sto bene anche se non mi ascoltano.

sto imparando ad accettare l'assenza di chi c'era e di chi non ci sarà, e cosi l'assenza di chi potrebbe esserci ma ha deciso di sbagliare strada. e sto imparando a riconoscere se ne vale la pena.

insegnerò al mio cuore a non chiedere una seconda volta ma a gioire della prima. insegnerò alle mie mani a trattenere l'affetto e ai miei piedi a fermarsi e riposare.

e aspetto.

aspetto la primavera e i fiori del mio giardino. aspetto la pioggia estiva e l'odore della terra. aspetto i senza-motivo e lo stupore. aspetto che il tempo rallenti e che non mi faccia più paura. aspetto i brividi. la gioia improvvisa. aspetto i tempi peggiori e quelli migliori. aspetto di non capirci niente e di essere presa per mano.

ho imparato la lentezza. ho imparato che si ascolta solo in silenzio e ho imparato a non rinunciare e a desiderare. ho imparato a trattenere. trattenere tutto. la pipi', il respiro, le urla.

ho imparato a mettere tutto in discussione. ma non proprio tutto.

13/02/11

lettera dal mio amico francesco

"Virginia, non puoi credere l’emozione!!! Non so se ho mai visto una folla del genere, e dire che i cortei li faccio tutti, i 1° maggio sono sempre in piazza, con la CGIL sfilo sempre.
Ma come oggi, mai!!! E poi, che meraviglia: organizzata e indetta dalle donne, quest manifestazione voleva segnalare il fatto che le donne ‘costruiscono reti’. E così da tutte le parti piovevano maxi gomitoli di lana di tutti i colori, che la folla si passava di mano in mano e così il cielo era variopinto di una tela di lana incredibile. Fili e fili che si intrecciavano. E guarda che stiamo parlando di piazza San Carlo, via Roma, Piazza Castello e via Po tutte piene!!!!
Insomma, mi sono commosso.
Virginia, fai tanta esperienza, fatti un po’ di soldi e poi torna a vivere qui: magari tra qualche anno si starà meglio. E poi comunque l’Italia è un gran paese, nonostante tutto."

08/02/11

“I wished I had died before I loved anyone but her.”

Ieri notte in una valle di lacrime ho finito il libro che stavo leggendo e che ho letteralmente divorato. La mia realta per una settimana e' stata il libro, poi mi fermavo per lavorare o per fare spesa, cercando il prima possibile di ritornare alla mia lettura. Poche volte un libro mi fa quest'effetto devastante. Stavolta mi sono impersonificata talmente tanto da sentire il bene e il male della storia. Esperienza meravigliosa ma anche destabilizzante in un certo senso. Il libro e' The Paris Wife e sara pubblicato in the UK il mese prossimo (leggere i libri prima di tutti e' un privilegio del lavoro che faccio ma e' un peccato non poterlo subito condividere con gli altri - la lettura al contrario di cio che si pensa puo essere un'attivita' molto sociale!). So che in Italia sono stati venduti i diritti e presto dovrebbe uscire per Neri Pozza.
Il romanzo e' basato su fatti veri, date una lettura a questa intervista fatta all'autrice ma non leggetela fino in fondo perche svela delle cose del romanzo. Scrittura molto coinvolgente, semplice e con un ritmo veloce. Ci sono molti dialoghi ed e' tutto raccontato in prima persona dalla protagonista, Hadley, la prima moglie di Ernest Hemighway, la "moglie parigina".
Il romanzo e' prima di tutto una finestra sul mondo femminile, fatto di fragilita', di sogni, di paure, di passioni, di conflitti e di forza inaspettata. E questo mondo incontra quello di Ernest Hemingway, uomo ma soprattutto scrittore, anche se ancora 21enne. E cosi ha inizio una storia di passioni, di amore, di confronti. Si ciberanno l'uno dell'altro ma in modo diverso. Ovviamente da donna ho odiato profondamente l'egos spropositato e dominante di Hemigway, da amante delle parole ho amato l'apparizione di scrittori cone Fitzgerald, Pound, Stein. Da lettrice ho vissuto tutto cio che ha vissuto Hadley per la durata delle pagine. Il potere delle parole.