Oggi il cielo di Londra ha una luce molto particolare. Ha la luce delle domeniche del passato. Quella luce silenziosa un po' surreale, di quando tutto per un momento dalla durata indefinita si ferma. Tutto si riposa. Mi sembra perfino di poter sentire i ragazzini nel cortile che sono riusciti a scappare con un pallone, approfittando della pausa di genitori e parenti, del loro fermarsi dopo le fatiche del pranzo e prima dei preparativi della sera. E io seduta sulla mia poltrona ho accolto i fantasmi del passato che si sono radunati intorno a me e mi hanno abbracciata, sorriso, accarezzata. Mi hanno fatto ridere e piangere. Mi hanno raccontato storie e mi hanno fatto rivedere me con un vestito a pois e con gli occhi blu che non ho più. Li ho accolti e li ho lasciati fare, ho lasciato che mi cullassero, ho chiuso gli occhi sotto questa luce familiare, familiare e dolorosa. Oggi a Londra c'e' una luce bella e ci sono gli alberi spogli che sembrano disegnati a matita contro il cielo, davanti ai tetti delle case. E io mi perdo in questa luce da qui e ascolto i rumori del passato, le parole, le risate e vorrei per un attimo addormentarmi e perdermi con loro. Ma non si può. Tornate, presto.
Photo: virginia
09/02/14
03/02/14
trains
I got on the train at Holland Park. My friends got off at Oxford Circus. He got on at Tottenham Court Road. I looked at him. He looked back and stared for a few seconds and I stared back. He sat at one seat from me and turned towards me, I could not turn, I was too embarrassed, but why? I liked him and he looked back. My stop was the next one. What if I stay on the train. Why you want to stay on the train and miss your stop? Yeah, I'm being silly. But he is nice and he looked back. I could see his reflection in the window he was looking my direction. It's Holborn. Get off. I don't want to. Get off, don't be stupid. He will never chat you up, you will have to get off at some point and take a train back, it's late, you are tired. This is not a film. I got up and walked past him and I looked at him and he looked back and smiled at me. A resigned smile. I smiled back. Jeez. I want to stay or I want him to get off with me. I got off. The doors closed. I will never see him again. Never.
I still feel sad. I feel sad for something that has not happened.
Sad. For someone I have liked for a few seconds and who have liked me for a few seconds.
This is so irrational.
I got off. Now deal with this regret.
I still feel sad. I feel sad for something that has not happened.
Sad. For someone I have liked for a few seconds and who have liked me for a few seconds.
This is so irrational.
I got off. Now deal with this regret.
02/02/14
rifiuti
I rifiuti sono un po’ delle batoste. Sia quelli personali, umani, che coinvolgono un sentimento che quelli professionali, che poi anche questi ultimi si vivono come rifiuti personali perché alla fine veniamo rifiutati dalle persone anche se queste persone rappresentano poi un lavoro, una compagnia. Nei prossimi giorni dovrò smaltire uno di questi e lo farò come sempre volendomi un po’ più di bene del solito. Mi farò del bene con un buon libro, incontrando qualche amico delicato e amorevole, e magari un bel film al cinema. Quando ricevo un rifiuto mi sento subito un po’ persa, disorientata, mi sale un nodo in gola, la mente cerca velocemente di trovare motivi, ma per fortuna poi si da’ subito una risposta, che cerca di essere piu clemente possibile. A ogni rifiuto aiuta cercare chi invece non ci ha rifiutati, chi invece ha creduto in noi, chi ci ha voluti, aiuta pensare a quei legami forti fortissimi che abbiamo e che abbiamo avuto dove nessuno con più "esperienza" di noi potrà mai prendere il nostro posto. Un respiro profondo. C'e' il sole. Si va avanti.
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