Photo: virginia

21/06/12

Inedito d'estate

Ho trovato questo pezzo in una cartella dimenticata, scritto il 30 novembre 2009, l'ho letto come se stessi leggendo parole di qualcun'altro e mi sono commossa. La dedico all'estate che nasce oggi.


I girasoli sono alti e io mi muovo fra loro e respiro il loro odore. Alla fine del campo l’erba diventa bassa e inizio a vedere i pini. C’e’ rumore di cicale. Arrivo su una collina dove fra gli alberi ci sono tante amache. Ce n’e’ una per me. E’ rossa. Tutt’intorno ci sono cesti di frutta appena colta. Ci sono le prugne dell’albero di mio nonno, c’e’ uva, ci sono albicocche. Il sole attraversa I rami e arriva caldo. Il cielo e’ blu. Sulle amache ci sono gli amici. E senza ordine ci alziamo, mangiamo e ridiamo. Si va al mare, in bici. Ma prima passo dai miei nonni e loro mi danno pannocchie bollite e la pizza di pasta. Mi sorridono, mi abbracciano. Mi dicono di stare attenta. La loro casa e’ fresca e c’e’ profumo di bucato. Per raggiungere il mare attraverso un campo di papaveri questa volta. Sono rossi. Se schiacci il centro del papavero sulla mano ti si forma una stella. 

1 commento:

Virna ha detto...

Sei davvero speciale virgi....!