Photo: virginia

14/05/11

venerdi

Oggi e’ venerdi e come quasi tutti i venerdi, la tensione cala, la stanchezza e’ piu forte, la mente meno concentrata. Questi sono i momenti in cui rimpiango di non avere piu la liberta universitaria. O la liberta di chi non e’ incastrato in orari di ufficio.

L’ho capito prima di svegliarmi stamattina che sarebbe stata una giornata strana. Irrequieta. Ieri sera mi sono scordata di mettere la sveglia, stamattina quando me ne sono resa conto, alle 7.57 ho fatto un salto dal letto. Bagno, viso e denti. Caffe, assolutamente caffe. Apro il rubinetto e l’acqua e’ sparita. Neanche una goccia. Non ti possono negare l’acqua per il caffe, di venerdi. Odio questa citta’.

Ma mi rifaccio. Mi concedo un bel toast con burro e marmellata. Sara una giornata senza energie oggi e devo provvedere.

Vicino al mio ufficio ci sono un sacco di caffetterie. Ne trovo una che ha una vetrina enorme, che fotograferei. Fanno toast. Brown bread. Si si si. Ma qualcosa mi diceva di tener d’occhio il mio toast mentre me lo preparavano. Infatti appena vedo la tipa prendere il barattolo di marmite e avvicinarlo al mio toast la vocina dentro di me mi dice, vedi? Te l’avevo detto. Perche non mi chiedi come voglio il mio toast? Lo hai chiesto a tutti, perche a me no? Ho una faccia da marmite io????

Insomma, giornata strana. 

Pero hanno dato il lavoro ad Alessandra e questo da un senso alle stranezze e all’inquietudine. Un’altra vita che affronta cambiamenti e che fa un passo avanti in questa citta’ avara di sorrisi. E penso a quanto sia bello camminare con qualcuno. Supportarsi. Dire cazzate davanti a un caffe’ e condividere paure, debolezze e sogni. Con Ale e’ cosi. A fase alterne e con densita diverse e’ stato cosi in questi anni.

E intanto il venerdi sta per finire. Mando giu l’ultima goccia del mio te’ bianco alla vaniglia e mi preparo a immergermi nella folla del venerdi sera.


(photo: Jessica Backhaus "Lights" from the series "Once, still and forever")

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