Apro gli occhi.
Ci provo.
Un brivido freddo mi passa su tutto il corpo e resta in petto, quasi un dolore.
Trattengo il respiro. È la mia stanza, il mio letto, c’è silenzio.
È tutto ok.
Allora cos’è questa paura, questo senso di terrore?
Fino a qualche secondo fa ero in un altro luogo e la vita mi stava dando un dolore immenso.
Vorrei piangere, urlare ma non ce la faccio.
Addosso ancora quella situazione di disperazione.
Il cuore va a mille e questo silenzio è pesante.
Accendo la lampada.
Accendo il telefono.
Provo a chiamare.
Chiamare? Alle 4.40 del mattino.
Chiudo gli occhi e li tengo stretti, il viso immerso nel cuscino.
Non voglio sentire questo silenzio.
Mi riaddormento e sono in un mondo ancora diverso.
Ma quel silenzio non mi lascia.
Ce l’ho ancora addosso.
Ancora adesso.
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