Photo: virginia

10/08/07

the baggot inn

kristin. e' lei che ha dato il via a tutto. e' lei che ha detto si al mio american dream. ha aperto la porta quando io ho bussato. una donna in gamba, piacevole, divertente, carina, paziente. mi passa le proposte della pubblicazione di libri che le arrivano perche' vuole sapere il mio parere. proprio il mio. mi chiama per le riunioni e mi fa assistere a telefonate e chiacchierate e ha deciso di spiegarmi l'intero sistema di vendita. per me l'ufficio al 99 hudson street e' lei. poi c'e fosco. una specie di angelo che ha fatto si che l'american dream non diventasse un incubo. ha deciso di ospitarmi senza mai avermi vista. lui vive con nicole, che pero lui e chi la incontra chiamano semplicemente gatta. a fosco non riesci a modificare abitudini e programmi. lo inviti a pranzo e quando arriva ha gia deciso lui dove andare e non vuole sentire cazzi. non riesci a pagargli neanche una birra ed e' inutile incazzarti con lui. se guarda la tv non risponde al telefono e se gli chiedi gentilmente di farti vedere quel film che vorresti vedere in inglese ti dice semplicemente no. sulla terza strada c'e' the baggot inn. un bar gestito da due pazzi irlandesi. fosco ci passa credo 6 notti su 7. dopo esserci andata la prima volta con lui, una sera che ero in casa da sola ho deciso di farci un salto ed ascoltare un po' di musica dal vivo. sono uscita da quel posto distrutta. ricordo di aver chiesto spontaneamente solo la prima birra, tutto il resto me lo sono trovato davanti. da allora io e gli irlandesi grandi amici. una sera faccio a shane uno dei due (artefice della mia sbornia newyorkese) "usciamo tutti insieme quando siete liberi una di queste sere" e lui mi fa "si dai ok lunedi si puo andare sul fiume a fumare marjuana". un grande. sono le sere come questa, quando sono un po' scazzata e non ho voglia di uscire che capisco che questo posto mi sta, loscamente, attirando a se, e spogliando di quel gia sottile abito da turista.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Vi...si...le città si svuotano, quelle italiane, almeno, dalla seconda di Agosto...questa Milano dove sono finito io sta diventando un posto vivibile, (anche se è piena di serrande abbassate con in mezzo un quadratino colorato). Per farmi una pausa, in questo venerdì preferiale mi faccio un giro sul tuo blog...e così contribuisco un pò a che non si svuoti...e ti ringrazio per la pausa che mi hai regalato. E' bello leggerti da qua...in bocca al lupo, come sempre... - ...mi dispiace non incotrerai W.A. - ciao napoliorchese... S.

Anonimo ha detto...

silenzio lungo, che si stende come un'ombra su quest'estate ostile.arriveranno parole e sapori nuovi a dissotterrarmi presto o tardi.A presto