Photo: virginia

28/12/09

notizie

Dice che fra qualche giorno si ricomincia da capo perché sono finiti i fogli, ne avremo un blocco nuovo: altri dodici da strappare e a ogni strappo la sensazione di un inizio. Dice che faranno un censimento, perché, dice, c’è qualcosa che non torna. Sembra infatti che ci siano persone con tanto, anzi addirittura con troppo e persone con niente e addirittura con meno. Dice che non dobbiamo preoccuparci, che se il troppo si sposta al niente continueremo a respirare, sorridere, sognare, anzi dice che sarà più semplice. Dice che i bambini saranno davvero bambini in ogni parte del mondo e dice che gli adulti si renderanno addirittura conto di questo e li tratteranno da bambini. Dice poi che se una persona sosterrà di amare un’altra persona questa affermazione sarà vera. Dice che probabilmente, ma questo non è ancora sicuro, alcune paure si estingueranno e di conseguenza se due si piacciono non solo lo capiranno ma addirittura se lo diranno e potranno stare insieme per un periodo medio lungo. Per il per sempre dice che ci si sta lavorando. Dice che i nonni avranno sempre l’ultima parola. Le donne l’ultimo sorriso, gli uomini l’ultimo silenzio. Dice pure che l’Umbria donerà pezzi di campi di girasoli a tutti i paesi del mondo. Dice che sempre con i nuovi mesi ci si sentirà meno soli perché gli amici si materializzeranno pensandoli. Dice che mia madre guarderà di nuovo mio padre con lo sguardo di quella foto, dove appoggiati ad una ringhiera ridevano forti contro il mondo e il tempo, ma anche se non l’hanno detto credo che di quella forza non ci sia più traccia. Dice, però, che mio padre con lo sguardo di mia madre smaltirà l’amarezza. Dice che ora posso andare a dormire serena perché per qualche secondo continuerò a crederci.

pragmaticità

Peanuts

19/12/09

neve blu

la neve profuma di fresco, mi viene addosso leggera, mi fa il solletico e rido. affondo i piedi e vorrei lasciarmi cadere e rimanere sul soffice fino a quando sulla pelle non sento l'umido e non divento pesante, fino a quando non inizio a tremare, fino a quando il bianco non diventa nero. la neve mi fa venire in mente perugia, l'università, casa dello studente. quando iniziavano i fiocchi come lucertole d'inverno a qualsiasi ora della notte uscivamo e ascoltavamo il rumore silenzioso dei fiocchi, ascoltavamo il respiro della città che si lasciava lentamente affogare dalla neve. io ero eccitata e mi muovevo senza meta. volevo guardarla, prenderla, stringerla. di quell'eccitazione mi è rimasto lo stupore davanti al dissolversi dei colori, il bianco che cancella tutto. ci voleva il mio camino, ci voleva questa neve un po' joyciana, ci voleva l'entusiasmo di tore.

07/12/09

la notte mi ha dichiarato guerra

ed e' in netto vantaggio. inizio a perdere colpi e sono sempre piu stanca. bagni caldi, tisane, olii, esercizi, letture, niente, il sonno viene regolarmente spezzato da qualcosa e non so cosa. ho smesso di prendere il caffe', che invece mi aiuterebbe a stare sveglia di giorno, a stare sveglia ora, perche' in questo preciso momento io chiuderei gli occhi, mi arrotolerei nella mia sciarpa bianca, mi appoggerei sul divano bianco dell'ufficio e dormirei, ma senza sognare, cullata dal ticchettio sulla tastiera dei vari computer e dall'odore dei libri. fuori e' buio, ma sono appena le tre. ormai da piu di un mese continuo a girarmi e rigirarmi tra le lenzuola verdi, dopo essermi svegliata improvvisamente. se proprio dopo vari tentativi, dopo diversi riposizionamenti di gambe e braccia sembra che riesca a cadere nel mondo dei sogni, mi accorgo che in realta' sono caduta nel mondo degli incubi, e vedo persone che piangono, pesci che nuotano nel mio bagno, metropolitane a cui nn riesco accedere... devo preoccuparmi?

01/12/09

light

il fatto e' che fuori il cielo e' di un blu incantevole e a casa in frigo c'e' la torta al cioccolato che mi ha fatto russ. non ho mai avuto una torta al cioccolato per il mio compleanno, se non quando ero piccola, da mio nonno che era pasticcere e me ne faceva di bellissime. sulla mia scrivania al lavoro ho trovato rose gialle. i miei capelli sono corti e leggeri e penso ad un anno pesante ed intenso, e guardo ancora il cielo fuori dalla finestra. sento il freddo sulla mia pelle e respiro. respiro e mi piace. ho mandato un messaggio ai miei genitori per fargli  gli auguri, e gli ho detto che sono contenta di essere nata, perche' lo sono davvero. mi sento leggera, come i miei capelli. c'e' la torta in frigo e le rose accanto al computer. ho una gonna rossa e persone nuove da incontrare stasera al bar kick. il cielo e' ancora blu e io me ne prendo una fetta.