Sabato notte ho camminato sui tetti di Londra. C’erano delle galline e una bicicletta bianca. Cristobal e’ cileno, e’ bello e il tetto e’ suo. E pure le galline e la bicicletta. Ha una camera sul tetto dove ci si arriva salendo una scala instabile e facendo qualche metro piegati a carponi. Il cielo era pulito e le finestre come stelle brillavano chi piu’, chi meno. Pensavo a mary poppins e a quanto da bimba mi affascianavano i tetti. Da piccolissima i miei nonni avevano un terrazzo enorme, io andavo con mia nonna a stendere i panni e adoravo quel posto. Mi dava i brividi. Correvo in mezzo alle lenzuola profumate e sembrava un labirinto. Giu la citta’ si muoveva e nessuno sapeva di me. Quel senso di liberta’, mia nonna bella a stendere le lenzuola, l’odore di pulito… so che non avro’ mai piu’ quelle sensazioni ma se chiudo gli occhi e cerco qualcosa di bello e di solo mio penso a quel terrazzo. Domenica e’ arrivato l’inverno e ha trovato le strade sommerse di foglie gialle e rosse. Io ci cammino sopra aspettando uno scricchiolio ma la pioggia le ha rese troppo morbide. Ma saltellando e provando e riprovando lo trovo, lo scricchiolio.
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