Photo: virginia

20/05/09

polis

il tempo passa ma ogni volta alla fine di forrest gump io mi ritrovo in lacrime e singhiozzi a fare ragionamenti sull'amore, l'amicizia, la vita e l'esistenza intera, pensieri tipo, da domani tutto cambierà. ripensandoci poi a posteriori, non so manco perchè. mah, miracoli del cinema. intanto sono giorni che scrivo post e poi li lascio nelle bozze. riflettendoci lascio in sospeso i post che sfiorano pensieri sull'attualità, sulla politica (???!!!), sui massimi sistemi insomma. stamattina camminando per questa piccola e graziosa cittadina umbra vedevo i manifesti elettorali. votare? cosa? chi? perchè? ma chi è sta gente? cosa vuole? io ho preso coscienza del disastro nel quale viviamo il primo maggio quando folle di persone attendeva il presidente del consiglio fuori da san carlo (festa dei lavoratori, ma al san carlo ci va berlusconi e i suoi simili). ahimè fra la folla mi sono soffermata anch'io un po' incosciente di ciò che stava per accadere. lui esce, e una signora (purtroppo non era l'unica) dietro di me ha cominciato a battere le mani e aurlargli bravo. ci sono rimasta malissimo. mi sono accorta che fino a quel momento credevo che tutti la pensassero come me, che tutti si rendessero conto di quanto veniamo presi in giro da quest'essere. con la signora c'ho litigato ed è stato bellissimo. però quella signora c'è, e tutti gli altri? lei gridava bravo e chi non la pensa come lei? si limita come me a litigare, a rimanerci male, a rassegnarsi? pare di sì. alla fine mi accorgo che un post sulla politica è venuto fuori, perdonatemi. prometto che il prossimo sarà su cose serie.

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