è arrivato, l'odore dell'estate, ed è tanto riconoscibile che ho sentito un brivido e mi si è fermato un attimo il respiro. mi fa quasi paura, ho paura che sia un'illusione, che un mattino mi alzo e non ci sarà più. cammino a piedi scalzi ed erano anni che non lo facevo. mi piace la sensazione agrodolce di fastidio e piacere. volevo essere preparata, per l'estate dico. l'ho aspettata, desiderata, cercata e ora non sono ancora pronta perchè dentro c'è ancora il segno di quest'inverno. allora intanto ho aperto le finestre perchè ci possa essere uno scambio, chi va e chi viene con tutto ciò che comporta arrivo e partenza. oggi ho anche pulito la mia scrivania e questo gesto mi ha riportato a momenti di ufficio, quando pulivo e cercavo così di cambiare, di rinnovare. intanto salvatore mi ha regalato una delle sue pistole, mi ha detto di portarla con me a napoli perchè ha scoperto che dormo sola. nella mia dice che ci sono 7 colpi, nella sua ancora 8, per fortuna. credo sia il componente della famiglia che più amo ascoltare. la testa gira spesso in questi giorni ed è una sensazione strana, quasi piacevole devo dire, sembra di essere sempre un po' brilla, un po' assente, un po' via, un po' distante. spesso sono nei caffè di barcellona ad osservare la gente che prende il tempo e se lo mettein tasca e a me piace. a volte me ne vado nelle piazze di torino di sera, quando diventa una città meridionale, con luci birra e buona compagnia. e poi nelle strade di napoli, sul terrazzo di taormina, nei mercati di palermo. quando ritorno sono in un non luogo, che oggi odora d'estate.
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