insomma venerdì io c'ero, alle 12.40, come spesso ultimamente, davanti alla scuola. tore di solito è l'ultimo ad uscire, lui se la prende con comodo, "perchè andare di fretta?" penserà. perchè dargli torto? penso io. allora io aspetto, aspetto, aspetto. ma tore non esce. arriva la bidella (si dice ancora bidella?) e mi fa - con tutta calma, pure lei - lei chi aspetta? ed io, salvatore. e lei, a salvatore il cinesino? - mmmhhh cinesino mio fratello, mah, si boh forse gli occhi... vabbè quanti salvatore ci saranno nella scuola elementare di trestina? e quanti di questi salvatore non sono ancora usciti da scuola a quest'ora? - si si, lui, le faccio. lei allora, sempre con mooolta calma va dentro, si ferma qua e la a chiaccheirare, io comincio un po' ad agitarmi, ora entro, penso e mi accingo. all'improvviso sento lei che fa, vieni salvatore c'è tua sorella. oohhh, penso, ce l'abbiamo fatta. ma il salvatore che lei mi porta è proprio un cinesino. piccolino. io un po' pietrificata le facevo dei segnali, no, no, non è lui il salvatore che cerco io. e lei, ah non è lui? eh no! e proprio in quel momento appare il mio salvatore. E salvatore il cinesino è rimasto lì, senza una sorella.
3 commenti:
ciao cinesina nullafacente...
come vedi mi son ricordato il blog,nonostante i molteplici calici di bollente vino rosso....
allora hai deciso cosa fare da grande?
da grande voglio sempre pensare a cosa fare da grande... che ne dici?
questa, la storia intendo, mi fa molto ridere...
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