poche certezze nella vita, ormai sempre meno. ma il tè bianco. quello rimane una certezza. "a cup of serenity" era scrittto dietro alla confezione presa più di un anno fa a londra. e ora con questo freddino autunnale e questo marasma dentro e fuori cosa può essere meglio di "a cup of serenity"? semmai un giorno andrò in cina - tanto ormai l'ho detto, non ho più certezze - andrò per fare scorta di serenity. e poi non vi dico più niente. anzi una cosa si, che sono già a numeri due film di venezia e la delusione è totale. un ozpetek che sembra muccino e un corsicato che boh, era propio da venezia sto film? o meglio, era proprio da festival? mah. attendo il mio silvio orlando e pupi, che di solito non deludono. ma ormai l'ho detto, non ho più certezze. se non il tè bianco, a cup of serenity.
2 commenti:
cara vi,a cup of serenity ci vorrebbe anche a me,peccato che il te mi fa schifo....
questo week-end resti a torino?
se la ellen decide di non tornare magari faccio un salto su...
in ogni caso ci sentiamo presto per i racconti...baci
elisa
vieni su, ti aspetto.... che ci facciamo un po' di cups of serenity!!!! anzi un boccione ce ne vorrebbe!!!
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