Photo: virginia
17/02/17
berlino
Non e' una mossa intelligente andare a berlino due mesi dopo essersi lasciate con l'ex fidanzato tedesco. Non e' una mossa intelligente andarci a febbraio, quando "bene, e' meno freddo le temperature sono sopra lo zero, la neve si scioglie e..." inizia la pioggerellina del cazzo, proprio quella inglese triste che cade lentamente, leggera e ti avvolge. E berlino ha un'aria triste, quella della berlino triste dell'est, con la pioggerellina del cazzo, e l'ex che si e' preso un posticino nei tuoi pensieri, e poi eccola, una telefonata di mezz'ora dall'italia, una telefonata che parla di pazzia e di dolore, e ti fa sentire inutile e cogliona, mentre ti avvicini alla porta di brandeburgo e pensi che forse no, non e' stata una mossa cosi intelligente venire a berlino. Forse i caraibi sarebbe stata una mossa intelligente. Chissa. C'e' di fatto che arriva il momento di vedere quel tuo collega mezzo tedesco e mezzo messicano che ti porta in una enoteca italiana e c'e' gente, tanta, e voi siete in piedi al bancone a parlare di messico, guatemala, napoli con i suoi visitatori tedeschi, e berlino, e il bicchiere di vino tinto che e' sempre pieno, eppure tu il vino lo bevi, lo gusti, e ti piace pure, e tutto diventa meno triste, la pazzia si allontana, e pure il tuo ex fidanzato tedesco per un po', e pensi continuiamo a parlare di messico ti prego, e di cose belle, e ti giri e il bicchiere di vino che credevi di aver svuotato e' pieno, di nuovo, e scopri che dietro al bancone c'e un ragazzo italiano che te lo riempie. E berlino diventa un po' meno triste.
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