Photo: virginia
13/12/15
gin o' clock
Dopo sei anni di vita a Londra ho scoperto il piacere di sorseggiare la bevanda inglese per eccellenza, il gin & tonic. Non mi ero mai soffermata su questo aspetto intrinseco della cultura inglese. Io che non ci capisco niente di gin mi sono ritrovata affiscinata a guardare lo scaffale del supermercato zeppo di bellissime e talvolta elegantissime bottiglie di gin tutte made in England, dai prezzi svariati. E, seppur se di meno, una scelta abbastanza varia anche per quanto riguarda l'acqua tonica. Poi il tutto sta nell'abbinare le due eccellenze. E goderne. Goderne come ho imparato da solo qualche settimana a fare io. Non sono mai riuscita a condividere ad esempio l'assunzione spasmodica di birra. Ma tornare a casa dopo una giornata pesante e quasi sempre stressante, prepararsi un buon gin & tonic, e man mano che lo si sorseggia sentire lo stress scivolare via e i muscoli rilassarsi, e' un piacere che purtroppo ho scoperto solo ora. Si puo stare sei anni in un luogo e perdersi pezzi di cultura. Ma poi, quando pensi di saperne tanto, all'improvviso fai delle scoperte che ti riaccendono curiosita'. E ora vado, it's gin o' clock.
03/11/15
cafeconleche
Mi chiedono, perche non scrivi piu? Perche non fotografi piu?
Perche semplicemente stanno avvenendo dei cambiamenti in me da qualche anno, cambiamenti importanti che mi portano a vedere il mondo con occhi molto diversi da quelli di prima, con parole diverse, e nessuna delle forme di espressione e creativita a me tanto care e fondamentali per un certo periodo della mia vita, e' in grado di accompagnare questo processo di crescita e cambiamento.
Mi manca scrivere, mi manca leggermi. Mi manca osservarmi nelle foto che scatto. Ma la spinta e la naturalezza che caratterizzavano la scrittura di questo blog sono andate perdute e ogni mio tentativo di ripristino risulta in qualcosa di rigido, impacciato, arido. Lo stesso con la mia macchina fotografica. Non vedo niente al di la dell'obiettivo. O meglio nella realta che mi circonda non vedo foto da catturare, non vedo la mia realta, quella che voglio tenere in una pagina.
E' un passaggio il mio che dura da qualche anno e che sono convinta mi portera' a un certo punto da qualche parte. Questo passaggio e' fatto di poche parole scritte e di poche immagini annotate e di tanti pensieri che fluttuano e che non nascono per restare. E' un passaggio da persone e luoghi che non ci sono piu a, spero presto, altre persone e altri luoghi che ci saranno. Ma non ne vedo la forma al momento, e non ne sento ancora l'odore. Quello che ho e' quello del passato che per ora e' solo da leggere, da osservare, da ricordare.
Cafeconleche resta e mi rassicura. Ci sono stata in passato, sono stata cosi e posso leggermi.
Perche semplicemente stanno avvenendo dei cambiamenti in me da qualche anno, cambiamenti importanti che mi portano a vedere il mondo con occhi molto diversi da quelli di prima, con parole diverse, e nessuna delle forme di espressione e creativita a me tanto care e fondamentali per un certo periodo della mia vita, e' in grado di accompagnare questo processo di crescita e cambiamento.
Mi manca scrivere, mi manca leggermi. Mi manca osservarmi nelle foto che scatto. Ma la spinta e la naturalezza che caratterizzavano la scrittura di questo blog sono andate perdute e ogni mio tentativo di ripristino risulta in qualcosa di rigido, impacciato, arido. Lo stesso con la mia macchina fotografica. Non vedo niente al di la dell'obiettivo. O meglio nella realta che mi circonda non vedo foto da catturare, non vedo la mia realta, quella che voglio tenere in una pagina.
E' un passaggio il mio che dura da qualche anno e che sono convinta mi portera' a un certo punto da qualche parte. Questo passaggio e' fatto di poche parole scritte e di poche immagini annotate e di tanti pensieri che fluttuano e che non nascono per restare. E' un passaggio da persone e luoghi che non ci sono piu a, spero presto, altre persone e altri luoghi che ci saranno. Ma non ne vedo la forma al momento, e non ne sento ancora l'odore. Quello che ho e' quello del passato che per ora e' solo da leggere, da osservare, da ricordare.
Cafeconleche resta e mi rassicura. Ci sono stata in passato, sono stata cosi e posso leggermi.
22/03/15
domenica
In Norvegia a Giugno succede che c'e' sempre luce. Succede che il sole tramonta alle 11 di sera e che pero' fa fatica a tramontare. Allora succede che il tramonto dura tantissimo, il cielo si colora di rosso e resta così per un po', per ore. Succede ciò che tutti noi almeno una volta abbiamo desiderato nella vita, davanti a un tramonto che ci trasmette pace, serenità, emozione, il tempo si ferma. E a volte servirebbe proprio che ovunque siamo il tempo si fermasse e che un tramonto potesse durare ore, che il cielo si colorasse di rosso e arancio e restasse così per tutto il tempo necessario a farci sentire in pace con il mondo, in pace con noi stessi, in pace con il luogo dove viviamo e con il quale spesso siamo in guerra, come succede a me con questa città.
Oggi e' domenica e il cielo e' rosso dopo settimane di grigio. Oggi e' domenica e davanti al cielo rosso io sfinita lascio cadere le mie armi e vorrei gridare, non ti odio Londra, non ti odio, ma lasciami andare, lasciami andare, non trattenermi più. Oggi e' domenica e davanti alla drammatica bellezza di questo tramonto osservo le mie armi ancora accanto a me e mi preparo a difendere quei colori che sono sicura ho ancora dentro da qualche parte, i sorrisi che fanno fatica a ritornare, la voglia di altro e la consapevolezza che un giorno un tramonto non sarà solo una tregua, ma una realtà da godere senza paura del grigio che incombe.
Oggi e' domenica e il cielo e' rosso dopo settimane di grigio. Oggi e' domenica e davanti al cielo rosso io sfinita lascio cadere le mie armi e vorrei gridare, non ti odio Londra, non ti odio, ma lasciami andare, lasciami andare, non trattenermi più. Oggi e' domenica e davanti alla drammatica bellezza di questo tramonto osservo le mie armi ancora accanto a me e mi preparo a difendere quei colori che sono sicura ho ancora dentro da qualche parte, i sorrisi che fanno fatica a ritornare, la voglia di altro e la consapevolezza che un giorno un tramonto non sarà solo una tregua, ma una realtà da godere senza paura del grigio che incombe.
20/01/15
questione di tempo
Ho capito, e’ tutta
una questione di tempo. Sempre lui, sempre il tempo. Bisogna aspettare, e’
inutile che mi agiti sulla sedia, devo mettermi l’anima in pace e attendere.
Questo Gennaio e’ un tempo di attesa. E allora aspettiamo. Aspettiamo che la
luce del giorno duri fino a sera, aspettiamo che il sole riscaldi, aspettiamo
che anche questo cancro venga combattutto e vinto, aspettiamo che mi si
chiarisca il cuore, aspettiamo di poter prendere decisioni, aspettiamo il treno
giusto e saliamoci senza rimpianti. Aspettiamo un po’ di risate che ora sono
solo smorfie. E arriveranno le energie, la voglia di ridere, l’eccitamento di
un’idea. Riprendero’ la mia macchina fotografica, i traghetti e le bici. E’ solo una questione
di tempo. Io cerchero’ di non spegnermi ma tu, tempo, arriva.
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