Stasera mi ci vorrebbe la mia vecchia mansarda di piazza Vittorio,
con tanta vita al di la della finestra e io al silenzio sui tetti, in salvo. Oppure
mi ci vorrebbe il salotto della casa dei miei nonni, quello al buio accanto
alla cucina. Mi ci vorrebbe il divano in pelle nero che faceva rumore quando ti
muovevi, la coperta che mia nonna mi metteva sui piedi, perche se i piedi stanno
al caldo tutto il corpo rimane caldo, e il rumore dei suoi passi in cucina.
Oppure i lampioni del vicolo dove ho vissuto fino ai dicianove anni. Quelli che con una luce calda illuminavano tutto il pezzo di strada deserto quando mi mandavano a gettare l'immondizia. Complici di un rito poco romantico ma che mi permetteva di stare con me stessa e di sognare luoghi e futuri. Stasera mi ci vorrebbe un luogo sicuro dove riporre le armi. Un luogo familiare
fatto di luci tenui e odori rassicuranti.
In mancanza di tutto cio stasera mi butto in un
romanzo e faccio un bagno di parole, lascio che le storie e le vite di altri
mondi mi afferrino e mi trascinino giu.
Stasera mi annullo in altre vite.
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