Photo: virginia

30/11/11

Ad occhi chiusi


Sto cercando di prepararmi ed esser piu serena possibile per affrontare il giorno del mio compleanno. Domani. Quest'anno.

Quando per 32 anni non e' mai mancata quella voce a farti gli auguri, quel bacio, quel sorriso, allora sai che bisogna rendere tutto il piu morbido possibile per affrontare l'assenza che gia quotidianamente e' insopportabile, fluida, ma insopportabile.

Dunque sto cercando, si sto cercando di far si che la gioia per la mia nascita e la tristezza per la perdita della persona che mi ha visto nascere prima dei dottori, prima di mio padre, prima di mia madre e che in questo giorno amava raccontarmi che e' stata lei a vedere la mia testolina frettolosa uscir fuori prima che tutti se ne accorgessero, si, insomma, che questi due sentimenti si mescolino con delicatezza. Ed io sono qui ad accoglierli in silenzio. Quest'anno sarà così.

Allora faccio un gioco. Chiudo gli occhi e vi dico cosa vedo.

Una persona che mi consoce bene mi viene a prendere in macchina dopo lavoro, ora. 
Mi porta a casa a preparare la borsa. Rientriamo in macchina e ce ne andiamo al mare. 
Scegliamo la costa ligure o forse quella amalfitana. Ceniamo su un terrazzo alto, dove il freddo non e' poi cosi freddo. Beviamo prosecco, tanto prosecco. 
E domattina dopo una bella colazione, arance, caffelatte e cornetti, si riprende la macchina e si continua la costa. Ci fermiamo su una spiaggia deserta ma con il sole. Il mio sole di dicembre, quello che non riscalda ma che illumina. Senza orologi e senza tempo ce ne stiamo li, accogliendo le parole o i silenzi o le risate e i ricordi cosi come vengono senza censure. 
E poi mangio pesce e avro' una torta. Di quelle impegnative, alla nocciola. Perche le torte dei compleanni devono essere impegnative, serie. Mio nonno mi avrebbe fatto la millefoglie alla nocciola. E ci avrebbe anche scritto buon compleanno. Perche la torta di compleanno deve essere bella non solo buona.


E poi un ballo lento e lungo. 

E finisce cosi. Senza fine.

14/11/11

tell me

"In this world of bad news tell me something good for a change. Tell me you are in love; tell me you have met someone who is worthy of you, someone you can spend your life with."


I can say I'll be happy as long as I get wishes like this from people physically far from me but so emotionally close. 

09/11/11

innamoramento isterico


voglio pensarmi innamorata. voglio innamorarmi così tanto che mi convinco di essere innamorata e me ne convinco così tanto che sto anche male. ho anche un lui. certo. appena l'ho visto ho pensato io sono innamorata di lui. ma il fatto e' che io non e' che l'ho visto e mi sono innamorata altrimenti rientrerebbe nella normalità, no. io me lo sono cercato, senza accorgermene pero. lo cercavo e facevo finta di niente. quando l'ho trovato ha dato un senso al mio volermi innamorare. io ufficialmente non sapevo che lo cercavo. l'ho trovato e poi ho pensato, e' lui. ha tutto. ha anche i problemi giusti. e' egocentrico il giusto per non notarmi. e' affascinante, e' intellettuale, e' simpatico ed e' bello. sarà pure sensibile certo. e' la persona di cui ho voglia di innamorarmi. lui si innamorerà di me, e se non se ne innamora sarà infelice perché tutte le altre storie gli andranno male lo so. e poi crederà che non esiste una donna al mondo che possa condividere la vita con lui e non sa che ci sono io. non sa, non s'accorge, non capisce. crede sia un caso? crede io sia una tra le tante? una delle tante. non sa, non sa che c'e' un innamoramento in corso. scherza, s'allontana, non si lascia coinvolgere, va e viene. non si espone e sottovaluta. non considera. si chiude e intanto io mi apro, mi innamoro, poi sogno, poi faccio pazzie, lo corteggio, mi arrabbio, poi mi addolcisco, e poi ci rimango male, soffro. allora decido. basta e' finita. il mio cuore a pezzi. volevo solo essere innamorata. e lui sta li. l'ho cercato, l'ho trovato, sta li. c'e' davvero ma e' ignaro. di tutto. che ci siamo innamorati e scelti e amati e fatti del male. non lo sa. esistono gravidanze isteriche. il mio, il nostro, e' stato un innamoramento isterico.