Photo: virginia

26/06/09

chimica

Leonardo è un bambino timido, introverso, piuttosto silenzioso. Ha sempre un’aria triste e raramente sorride. Leonardo vive con la mamma e vede il suo papà il fine settimana. Va alle feste ma sta in disparte, non si maschera a carnevale, non partecipa alle recite di fine anno. Leonardo sta in 5° A ed è il compagno di banco di Salvatore. Salvatore è sempre allegro, credo di averlo visto piangere due volte in dodici anni e per qualche secondo, quando aveva mal d’orecchie. Non sta un secondo zitto, ha sempre qualcosa da dire, un perché da chiedere, una precisazione da fare, una polemica o una critica da porre. E se non fa tutto questo allora vuol dire che è alle prese con il suo stereo e la sua vecchia chitarra. Tore ama cantare (la canzone tormentone di questo periodo è Ma che freddo fa di Nada), è estroverso, furbo, coccolone. Ogni tanto mentre ti passa accanto si ferma, ti sorride, ti abbraccia, ti bacia e ti dice “ti amo”. Tore e Leonardo sono compagni di banco e qualcosa in più. Non si vedono quasi mai fuori dalla scuola. A volte durante la giornata Tore prende il suo finto cellulare e “chiama” Leonardo raccontandogli quello che sta facendo e la domenica se viene a messa con me non smette di guardarsi intorno e di cercarlo con lo sguardo, Leonardo di solito è seduto dall’altra parte, allora gli dico di andare a sedersi con lui e ogni tanto mi metto ad osservarli. Leonardo sta lì, con la sua aria triste, sembra assente. Tore lo osserva, gli porge il foglio, gli dice qualcosa, e allora Leonardo lo ascolta, magari sorride, tore gli porge il braccio sulla spalla e Leonardo non si muove. Leonardo parla poco, è silenzioso e non prende molte iniziative. Tore parla ma ha un linguaggio tutto suo, di solito si stufa di dire tutta la parola e dice solo le finali, anche lui non prende iniziative ma è attivo all'ennesima potenza. Leonardo e Tore comunicano, ma non so come. Quando stanno insieme non si staccano un attimo. La loro amicizia ha canali sconosciuti a chi li osserva da fuori. E io sono stupita da questa amicizia, commossa forse è la parola giusta. Si basa su una chimica completamente sconosciuta alle amicizie fra adulti. Rimango ad ammirarla accettando di essere estranea a tutto ciò.

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