Photo: virginia

29/01/09

questione di sogni e di letti

c'era un castello.
nel castello c'erano tutti i brutti.
c'era la strega. lo squalo. il coccodrillo. la balena. geppetto. (geppetto?)
e tu?
anch'io.
e io piangevo, piangevo.

insomma sullo stesso lettino - il suo lettino dove dormo io da un po' - a guardare la tv, ieri non ce l'ho fatta a mandare via tore nell'altro letto. me lo sono tenuto accanto e devo dire che anche se è grosso e poco democratico mentre dorme, a me ha fatto proprio bene. sarà che fa freddo e le sue risate sono calde. poi ieri sera mi ha anche detto che mi ama (oggi però non mi ama più, perchè ama mamma).

20/01/09

alex

Cioè, quando morirà mia nonna, non ci sarà più nessuno nello spazio della mia vita di quando mangiavo le stelline in brodo, o di quando mi sentivo scottare la fronte e lei mi metteva il termometro e mi copriva con il plaid perchè non sentissi freddo. Voglio dire, quando lei morirà ci saranno tutti i parenti in giro, i pianti, i problemi col contratto della casa, e tutto questo sommergerà il me stesso di quattro anni coi capelli ricci e il maglione blu che mi aveva fatto lei, il mio piatto di stelline e tutti gli altri momenti di quand'ero piccolo. Pian piano me ne scorderò anch'io, credo.

17/01/09

un passo indietro e il cielo è blu

Facciamo il punto.
Ci sono. Non so dove, non so come. Ma ci sto, o meglio “sto” (come rispose erri de luca alla mia domanda come stai? Dopo il suo infarto).
Le parole. Quelle sono poche, stanche, fragili.
Ma partiamo dalle cose essenziali.
Mi piace ancora il verde e cantare (ehm, urlare) in macchina. Solo che di verde ne vedo poco e di macchine...
Poi. Ultimo acquisto mondano: un carinissmo vestitino nero patrizia pepe (io, patrizia pepe??!!) a maniche corte (no, non è estivo), appeso in armadio ancora con l’etichetta, che prima o poi indosserò. Lo so. Ne sono certa.
Ultima soddisfazione (cazzo): stamattina repubblica ha recensito un altro libro pubblicato dalla casa editrice per la quale lavoro. LAVORO.

Anche se mi muovo in una stanza buia e sbatto, cado, mi spavento, so che da qualche parte l’interruttore c’è.
Passo e… lascio aperto.